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Il Caffèzionario è dedicato a quello che da molti è definito "l'oro nero". Stiamo parlando naturalmente del caffè, delle sue origini e di come sia diventata una delle bevande più consumate al mondo. In Occidente il "merito" va sicuramente all'Impero Ottomano, che dopo la sua sconfitta a Vienna, abbandona i sacchi pieni di caffè che poi vengono recuperati da un frate cappuccino, Marco D'aviano. Da qui leggenda e realtà si confondono, ma sappiamo però che il Settecento è stato molto importante per la sua diffusione: nascono i Caffè storici (i principali italiani sono menzionati nel libro), ma questa scura bevanda la troviamo anche nel cinema, nella letteratura, nella musica e purtroppo nella cronaca nera (il celebre caffè a Sindona). La seconda parte del libro è dedicata alla produzione, comprese le varie preparazioni di caffetteria (dal Bicerin al Macchiatone, passando per il Cappuccino e la Latte Art). Un approfondimento è dedicato anche ai tipi di latte, oltre ad una parentesi sui suoi "parenti": Tè, Infusi e cioccolata. Ma il mondo è bello e vario, per cui un capitolo è dedicato ai caffè più strambi nel mondo: da quello dell'elefante (scoprirete come) a quello nero come l'inferno perché fatto con...carbone. L'ultima parte, infine, approfondisce i soft drink made in Italy come il BibiCaffè, la Brasilena, sino ai celebri cocktail IBA (Espresso Martini, Velvet Hammer, Black Russian ecc.) ed ai liquori aromatizzati.